Il Brandy può essere una miscela di acquaviti (grado massimo 86) e di distillati di vino (grado massimo 94,8) dove quest'ultimo non può superare il 50% del blend. Le due grandi scuole sono quella italiana che non ha aree di elezione e spagnola con, Jerez e Penedes, con alcune differenze sostanziali. Il Brandy Italiano ammette l'uso del distillato di vino mentre è vietato per il Brandy spagnolo di Jerez. I vitigni sono solitamente bianchi Cataratto e Trebbiano per la scuola italiana e Palomino e Airen per gli spagnoli. Per tutti l'invecchiamento minimo è di un anno che scende a 6 mesi per l'italiano se la botte è inferiore ai 1000 litri. Gli spagnoli utilizzano anche il metodo solera una tipologia di invecchiamento dinamico che prevede scolature e riempimenti di botti per ottenere un blend senza l'aiuto di un maestro di cantina.